Gli Est-Egò, band alternative/psichedelica torinese, pubblicano ‘Fengshui’, nuovo singolo rilasciato per l’etichetta indipendente Bunya Records e registrato al Groove and Art Records, dove Tiziano Lamberti ne ha curato la produzione.
Con Fengshui gli Est-Egò fanno ingresso nel mondo dei sintetizzatori. Qualcosa che non fosse chitarra o basso aveva già fatto capolino qua e là nelle precedenti produzioni, ma in questo brano le tastiere hanno un deciso ruolo da protagonista. Un bagno di geometrie sintetiche costruisce un mare sonoro dal gusto artificiale attorno a un basso cantabile e in continuo movimento. La batteria suona come compressa in una scatola e va a intrecciarsi a congas e sonaglietti creando un beat incalzante dai rimandi tribali. La chitarra arriva da lontano come la luce di un sole rossastro morente in una folla di scintille riverberate dalla superficie dell’acqua.
Su questo paesaggio le due voci armonizzate disegnano il volo di due anime tormentate che non trovano pace neanche all’interno di un possibile paradiso terrestre. Fengshui prova a raccontare la presa di coscienza di un amore tossico che non è possibile purificare neanche con tutta l’acqua salata del Pacifico. Una coppia fugge su spiagge da sogno sperando che i problemi non li possano ricorrere. Ma il vero viaggio da compiere è quello in solitudine, per una riscoperta della propria dimensione umana di singolo, attraverso la ricongiunzione con una natura mastodontica davanti alla quale turbe e problemi ordinari sembrano poca cosa.
Le sonorità del brano ricordano un mosaico tra Dream Pop, Synth Pop e Space Rock conditi con un pizzico di psichedelia tanto cara alla band. Mild high club , Pond e Alan Sorrenti sono invece i riferimenti da cui la band ha istintivamente e sapientemente attinto.